
Penso che il messaggio di essere responsabili e di essere creatori e non cose create valga la pena di essere ascoltato nel modo da lui formulato.
E' stato anche divertente per i suoi laconici "Si'" ad alcune domande ovvie che gli sono state poste.
Tuttavia volevo esprimere alcune mie considerazioni.
Secondo me l'evento doveva essere centrato solo su Vadim Zeland e non si dovevano introdurre a forza argomenti che non erano tipicamente del transurfing, per quanto a qualcuno potessero interessare.
Avendo voluto farlo sfruttando il carisma di Vadim, programmando l'autografo dei suoi libri alla fine, dopo gli altri argomenti estranei, ha fatto sì che molti se ne andassero via prima, in quell'occasione non essendo interessati agli argomenti non tipicamente del transurfing, rinunciando all'autografo del libro, che per quanto non cambia la vita di nessuno, poteva essere gradito.
L'utilizzo del "formatore" Livio Sgarbi come presentatore - moderatore, (in realtà non era necessario in quanto tutto era già ben presentato da Alvise Fedrigo, il responsabile dell'Area Eventi) non era assolutamente necessario. I suoi interventi del genere PNL, del tipo "adesso chiudi gli occhi, voglio che ora tu fai bla bla..." mi sono stati alquanto sulle palle, in quanto non richiesti e, come a me, anche ad altri che non desiderano essere formati se non da sé stessi potevano non essere graditi.
Fra l'altro l'utilizzo di "formatori" non concilia affatto con il voler essere creatori del proprio mondo invece che essere dei ricevitori di comandi di un sistema.

Spesso il voler prendere due piccioni con una fava non sempre lascia tutti contenti, non importa con quanti argomentazioni gli organizzatori possano giustificarlo. Fra l'altro Vadim ha detto a più riprese di non avere il tempo necessario per parlare in modo più esteso degli argomenti trattati.