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Forum Transurfing Italia • appena letto capitolo sul senso di colpa - Pagina 3
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Re: appena letto capitolo sul senso di colpa

Inviato: 21 mag 2010, 9:14
da renato
armonia ha scritto: Io posso anche prendere atto che alcuni possano liberarsi all'istante dai sensi di colpa solo ragionando che non sono necessari, ma dubito che ci riescano in molti. ... ha avuto una madre che io ho conosciuto e che era MOLTO colpevolizzante. .... io penso che nel senso di colpa giochino fattori molto complessi e una volta che cresci con un certo imprinting sia difficile liberarsene.
Ciao armonia,
è chi crediamo di essere che soffre, che si ammala, ecc.
Ma questo "chi crediamo di essere" è un nostro costrutto, una nostra edificazione ed identificazione che abbiamo costruito nel tempo: è di fatto composta da tutte le memorie del nostro passato.
In un istante ci possiamo rendere conto che portarci appresso tutto quell'ingombrante fagotto non è + necessario: essere nel presente, con stupore e senso di meraviglia :D

Re: appena letto capitolo sul senso di colpa

Inviato: 21 mag 2010, 12:49
da NorrinRadd
Ciao armonia...il ritratto di tuo marito mi si addice perfettamente, mi sono riconosciuto al 100%....non e' che tu ed io siamo sposati, in qualche variante alternativa? :lol: :lol: :lol: :lol:

Grazie renato, le tue parole mi "suonano" bene...spero significhi che sono vicino a quel famoso istante!

Re: appena letto capitolo sul senso di colpa

Inviato: 21 mag 2010, 14:39
da armonia
è chi crediamo di essere che soffre, che si ammala, ecc.
Ma questo "chi crediamo di essere" è un nostro costrutto, una nostra edificazione ed identificazione che abbiamo costruito nel tempo: è di fatto composta da tutte le memorie del nostro passato.
In un istante ci possiamo rendere conto che portarci appresso tutto quell'ingombrante fagotto non è + necessario: essere nel presente, con stupore e senso di meraviglia :D
Se ho capito bene intendi di vederci non come Tizio o Caio che "interpretiamo" in questa vita, ma come Essere e basta, facente parte di un tutto del quale è parte e insieme al tempo stesso, qui per fare esperienza e per crescere spiritualmente. In questo senso uno può vedere la vita come una commedia o come un gioco, un gioco dell'oca per esempio, come dice una mia amica. Capiti sulla casella del pozzo e stai fermo 1 turno, così ti fermi e rifletti e quando hai capito perchè il "destino" ti ha fatto fermare puoi proseguire, ma sempre col guardiano sveglio che ti dica:"non SEI Tizio, sei qua come Tizio ma tu SEI e basta!". Una sorta di illuminazione insomma.
Però mio marito è bravissimo a interpretare le emozioni altrui oltre alle proprie ma non propenso a scivolare in non dimostrabili piani dell'esistenza. Comunque chissà! In un certo senso tutte le strade portano a Roma e quindi ci arriverà anche lui, magari con altri percorsi...
Ciao armonia...il ritratto di tuo marito mi si addice perfettamente, mi sono riconosciuto al 100%....non e' che tu ed io siamo sposati, in qualche variante alternativa? :lol: :lol: :lol: :lol:
Ciao Simpatia! :)

Un caro saluto a tutti.

Re: appena letto capitolo sul senso di colpa

Inviato: 21 mag 2010, 18:03
da mappech
Il punto è che nella vita, nonostante tu non sia ancora disposto a crederlo, non puoi fare del male a nessuno.
Puoi umiliare un individuo, uccidere un corpo, ridere dei difetti altrui ma l'anima non puoi toccarla, mai. Siamo tutti UNO.
Quindi il tuo prossimo passo, la tua prossima "surfata", dovrebbe riguardare il tuo modo ti interpretare la colpa e superarla riuscendo a "vederla" come qualcosa di necessario, voluto (dalla vittima) e per l'anima totalmente illusoria.

Pace e felicità

Re: appena letto capitolo sul senso di colpa

Inviato: 21 mag 2010, 18:26
da mappech
renato ha scritto:
Ciao a tutti,
alcune riflessioni all'argomento ;)

1. Mente e anima sono indissolubili, normalmente però diamo molta importanza alla "mente", come se fosse un oggetto,e al "nostro" fare .. credo sia x questo che Vadim parla di intenzione "esterna" .. solo x differenziare, a parole, un qualcosa che altrimenti potrebbe creare confusione ... il risultato, se così lo vogliamo chiamare :D , è il vedere realizzata "là fuori" la proiezione del nostro intento ;)



renato
Scusami se faccio una precisazione ma da quello che hai scritto ho notato un pò di confusione riguardo a cosa pensi sia l'intenzione esterna.
Immagina di giocare a un videogioco di avventura, di guardare il monitor (il riflesso del nostro universo) e di "guidare" il personaggio principale del videogioco (il tuo corpo nel tuo universo creato da te per ricordare chi sei (cioè chi ha in mano i comandi)) e di renderti conto tutt'a un tratto che sei sia il giocatore che il personaggio che gioca! Ma con alcune regole.. dettate da te naturalmente.

Prima regola: cominciato il gioco, il personaggio dimentica tutta la sua conoscenza della Realtà

Seconda regola: il giocatore può dirigere ma mai e poi mai forzare le cose (libero arbitrio)

Terza regola: Il giocatore (o INTENZIONE ESTERNA collegata alla nostra vera Realtà di luce) una volta in accordo con la ragione del personaggio (consapevolezza e obiettivi chiari) può materializzare nella vita (fittizia) del giocatore qualunque cosa egli desideri con PUREZZA.

Spero di essere stato chiaro e d'aiuto

Pace e felicità

Re: appena letto capitolo sul senso di colpa

Inviato: 22 mag 2010, 8:43
da renato
armonia ha scritto: Se ho capito bene intendi di vederci non come Tizio o Caio che "interpretiamo" in questa vita, ma come Essere e basta, facente parte di un tutto del quale è parte e insieme al tempo stesso, qui per fare esperienza e per crescere spiritualmente. In questo senso uno può vedere la vita come una commedia o come un gioco..."non SEI Tizio, sei qua come Tizio ma tu SEI e basta!".
ciao armonia,
cosa intendi con "crescere spiritualmente" ? Spiritualmente siamo da sempre completi :) .. siamo impegolati qui xchè non ce ne stiamo rendendo conto ;)

Re: appena letto capitolo sul senso di colpa

Inviato: 22 mag 2010, 9:00
da renato
mappech ha scritto: Scusami se faccio una precisazione ma da quello che hai scritto ho notato un pò di confusione riguardo a cosa pensi sia l'intenzione esterna.
ciao :)

Il riflesso del nostro universo che vediamo nel monitor .. è unicamente una nostra proiezione.

Finchè restiamo ipnotizzati nella storia del nostro, meglio dei nostri personaggi, che interpretiamo non ci rendiamo conto di essere tutto ciò.

Ogni divisione avviene solo nella mente concettuale e serve x far vivere il personaggio (i personaggi) che ci illudiamo sia separato da quello che chiami <"il giocatore" (o INTENZIONE ESTERNA collegata alla nostra vera Realtà di luce) >

Anche il parlare della "nostra vera Realtà di luce" è solo un'ideologia, a meno di non vivere in questo stato di consapevolezza, che è oltre il mentale e le parole. In questo senso intendevo ciò che ho detto nel precedente post: l'intenzione esterna .. non è esterna all'essere in sè .. :)

Re: appena letto capitolo sul senso di colpa

Inviato: 22 mag 2010, 21:17
da armonia
ciao armonia,
cosa intendi con "crescere spiritualmente" ? Spiritualmente siamo da sempre completi :) .. siamo impegolati qui xchè non ce ne stiamo rendendo conto ;)

La crescita spirituale è riferita alla personalità. La mia concezione della realtà segue il filone diciamo buddista dove l’essere di luce di ognuno di noi è perfetto ed è goccia ed oceano al tempo stesso, il resto cioè la/le nostre personalità (attuali, passate e future) sono una proiezione dell’essere che in questo modo sperimenta la dualità. A parte il fatto che mi son sempre chiesta perché un essere perfetto abbia bisogno di sperimentare la dualità visto che è già perfetto, però se ha bisogno di questo passaggio un motivo ci sarà… comunque io pensavo che fosse una specie di cammino a ritroso dove la personalità attraverso varie vite ed esperienze si eleva sempre più, fino a rendersi conto non solo intellettualmente ma anche, so se sia esatto il termine, emozionalmente di essere un essere di luce sempiterno, scintilla divina o intenzione esterna (quest’ultima se ho capito bene dal tuo discorso…). Questa dovrebbe essere la cosiddetta “illuminazione”.
Quanto è distante Zeland da tutto ciò?
Un caro saluto

Re: appena letto capitolo sul senso di colpa

Inviato: 23 mag 2010, 8:45
da renato
armonia ha scritto: … comunque io pensavo che fosse una specie di cammino a ritroso dove la personalità attraverso varie vite ed esperienze si eleva sempre più, fino a rendersi conto non solo intellettualmente ma anche, so se sia esatto il termine, emozionalmente di essere un essere di luce sempiterno, scintilla divina o intenzione esterna (quest’ultima se ho capito bene dal tuo discorso…). Questa dovrebbe essere la cosiddetta “illuminazione”.
Quanto è distante Zeland da tutto ciò?
Un caro saluto
Ciao armonia,
sottolineo che quelle che esprimo sono solo prospettive relative ;)

Nel buddismo sono proprio l'ignoranza il desiderio e l'avversione che tengono attivo il motorino delle reincarnazioni (che possiamo considerare come un entrare ed uscire in personaggi nell'infinito spazio delle varianti), mantenendoci a sguazzare nel samsara.

In questa prospettiva ciscun personaggio che indossiamo ha comunque come radice la mente del Buddha (che non entra nello spazio delle varianti): è un personaggio illusorio ... l' Essere è già illuminato, ma sta giocando a perdersi nell'identificarsi con la proiezione, con quello che viene chiamato "mandala karmico" ossia corpo, mente e "vita quotidiana".

Il personaggio crede di dover evolvere per raggiungere uno stadio di sviluppo (nirvana) tale da accorgersi di ... ciò che in realtà è già la sua radice :lol: Lo stato dell'illuminato è alquanto statico, se visto da una prospettiva comune, avendo risolto tutti i desideri, tutte le avversioni e dimorando, senza identificazione con/in personaggi proiettati, in una sorta di saggezza perenne.

Vadim può essere interpretato a vari livelli ... come specifica nella sua intervista: "Va notato che la conoscenza non è destinata a tutti. Non tutti sono pronti ad accettarla, dato che il Transurfing va oltre il modo ordinario di vedere il mondo.
Le persone possono sognare profondamente da sveglie, anche se non sono consapevoli di essere in quella condizione. E ‘un dato di fatto che solo coloro che sono in grado di svegliarsi possono percepire il Transurfing."

Vadim continua dicendo: " .. il mondo è uno specchio duale illimitato, da un lato del quale vi è l’Universo, dall’altro lato vi è uno spazio metafisico di varianti – una struttura di di informazioni che memorizza scenari di tutti gli eventi possibili.
Il numero di varianti è infinito, simile a un insieme infinito di punti possibili su un piano di coordinate. Vi è una registrazione di tutti gli eventi passati, presenti e futuri, ed è dallo spazio delle varianti che i nostri sogni provengono, così come la chiaroveggenza, la conoscenza e la comprensione intuitiva. In particolari condizioni dell’energia, i pensieri possono materializzarsi in qualsiasi settore nello spazio delle varianti."

Cosa accade quando non ci crediamo + un personaggio particolare con una "sua" storia (prendersi in affitto) ? ... quando non dobbiamo + FARE x avere qualcosa che ci manca, x difendere qualcosa che crediamo ci appartenga, x essere qualcosa di diverso da ciò che siamo (e che non ci soddisfa ;) ) ? I nostri personaggi, nei quali siamo normalmente identificati, sono tutti costruiti sulla mancanza e sull'insoddisfazione e tutto il loro (nostro) FARE è inteso a smorzare questo senso di .. delusione che ci portiamo appresso. Cosa accade quando smorziamo (non dare importanza) "quasi" tutti i pendoli ai quali diamo la nostra attenzione, la nostra energia, il nostro tempo d'azione ?

Intuisco il Transurferista come un consapevole "sognatore lucido" in quella che comunemente consideriamo la "vita quotidiana" ... ove TUTTO è possibile 8-)

Re: appena letto capitolo sul senso di colpa

Inviato: 24 mag 2010, 20:44
da luciano
Sono stato via durante il WE e il thread è andato avanti e mi è difficile rispondere appieno ai vari post, non ho tutto quel tempo necessario per essere esauriente.
Posso dire che liberarsi in un istante del senso di colpa è semplice, ma può non essere facile.
Dipende da quanto vogliamo tenercelo stretto! :D
Per quanto possa sembrare strano quando si fa qualcosa che riteniamo "male" se non provassimo nulla penseremmo di essere insensibili, malvagi, senza cuore. Avere rimorso o senso di colpa ci dimostra che siamo buoni.
Per liberarsi del senso di colpa occorre anche raggiungere la consapevolezza che in noi non c'è intenzione di fare del male deliberatamente. E che se lo facessimo inavvertitamente abbiamo l'intenzione di rimediare.

Quando ero ragazzo ho acquistato una candela dal benzinaio per il mio motorino. Avevo dimenticato il portafogli e lui mi ha detto di pagarlo la prossima volta. Io non sono più tornato. Ogni tanto mi veniva in mente la cosa e il rimorso di aver tradito la sua fiducia si faceva sentire.
Dopo circa 20 anni sono tornato da lui e gli ho pagato la candela. Lui non si ricordava più, ma gli ho detto che ero certo che avevo una candela da pagare. Dopo che ha preso i soldi con un sorriso mi sono sentito molto bene.