Forum Transurfing Italia

Maluc ha scritto:... mi sono resa conto che sotto sotto in quei casi sono io a non volere cambiare, o a non sapere cosa realmente voglio, ...

Ciao Maluc,
il non sapere cosa realmente voglio, il provare paura del cambiamento (ricordo a questo proposito l'estremo esempio di quelle donne che vengono picchiate e che non trovano "il coraggio" di andarsene dal loro aguzzino) .. ho notato che in realtà tutto questo ha molto a che fare con .. la nostra attenzione. Dove indirizziamo la nostra attenzione ? Su che "cosa" ? Siamo consapevoli che diventiamo consapevoli di ciò su cui poniamo la nostra attenzione ?
Il tuo racconto, di come hai iniziato a considerare la tua collega, è un esempio di come i rapporti possono mutare se noi spostiamo la nostra consapevolezza dal giudizio sulla situazione al .. raccontarci un'altra storia, quindi a percepire un'altra sensazione. Vadim sottolinea spesso di non darci importanza e di non dare importanza alle situazioni, in questo modo siamo portati a dare meno giudizi al riguardo e a non essere in ansia da aspettativa che ci porterebbe ad una fissità della nostra attenzione su una prospettiva rigida e limitata (facendoci perdere "tutto il resto" e quini anche quei "segnali" che ci potrebbero far aprire le "giuste" porte ...).
La consapevolezza è tutto !
Mi sono spesso ritrovato, quando in una situazione mi trovo "teso", a fermarmi e a rilassarmi in modo da percepire la situazione "a tutto tondo": ne risulta un'aumento di intuizione e un'azione molto efficace ..
Si potrebbe parlare di consapevolezza "periferica"
In quell' "essere rilassati" abbiamo inoltre l'opportunità per diventare consapevoli di TUTTI i risvolti che quell'argomento, quella situazione, quella relazione hanno: diventiamo consapevoli se siamo veramente onesti con noi stessi, se in realtà non stiamo agendo per perseguire qualche nostra strategia di cui ci vergogniamo, se ci sono secondi fini, se cerchiamo un comportamento per ingraziarci l'altro, .. e così via
Siamo davvero "senza macchia senza paura" ? .. o cerchiamo di "coprire" le nostre macchie e le nostre paure ?
Beh ... ci possiamo infine rendere conto che tutto questo NON ha che fare con NOI ? .. ma solo con l'idea che ci siamo fatti di noi stessi, con chi crediamo di essere ?

Buon transurfing
renato

renato ha scritto: Mi sono spesso ritrovato, quando in una situazione mi trovo "teso", a fermarmi e a rilassarmi in modo da percepire la situazione "a tutto tondo": ne risulta un'aumento di intuizione e un'azione molto efficace ..
Si potrebbe parlare di consapevolezza "periferica"
In quell' "essere rilassati" abbiamo inoltre l'opportunità per diventare consapevoli di TUTTI i risvolti che quell'argomento, quella situazione, quella relazione hanno ...

ciao renato, quello che tu illustri è uno "stato d'animo" in cui sto cercando di vivere sempre, non riesco nel caso di pendolo molto "importante", e per questo intendo sempre mia madre (...per fortuna non ho compagni che mi picchiano ), in quel caso, e non so perchè, solo l'idea di, non so come dire, allentare le difese, non fare resistenza, mi fa sentire come se mi si potrebbe distruggere, come se perdessi i miei confini, e lo so che non è così, semmai il contrario, ma proprio per ora non riesco, e ho pensato, non è che in fondo voglio perpetrare proprio quel tipo di rapporto? forse perchè è l'unico che ho avuto con lei?

Maluc ha scritto:... solo l'idea di, non so come dire, allentare le difese, non fare resistenza, mi fa sentire come se mi si potrebbe distruggere, come se perdessi i miei confini, e lo so che non è così, semmai il contrario, ma proprio per ora non riesco, e ho pensato, non è che in fondo voglio perpetrare proprio quel tipo di rapporto? forse perchè è l'unico che ho avuto con lei?

Ciao Maluc
un giorno mi capitò di realizzare che non avevo più un soldo, lo stipendio mi sarebbe arrivato la settimana successiva, ma in quel momento .. nemmeno la possibilità di prendermi un caffe. Mi trovavo in un parco e vidi più avanti una fontanella .. mi avvicinai ed iniziai a bere: acqua fresca e ... sopratutto gratis ! , cioè alla mia portata ... finanziaria
Tutto questo mi portò a realizzare che, nonostante fossi rimasto senza soldi .. ero "comunque" VIVO, mi "sentivo" VIVO come non mai !
Sapere che la vita è gratis .. .. mi ha portato a considerare quante sovrastrutture e barriere in realtà poniamo tra noi e la vita .. come se andassimo in giro con armature pesantissime .. lamentandoci poi di essere stanchi .. "di vivere", che la vita è "difficile"

Non mi sento di darti una lettura se il tuo atteggiamento è un voler perpetuare proprio quel tipo di rapporto, ti pongo invece una domanda (che pure proposta di sfida è ): hai mai provato a fare una scelta unilaterale .. di coraggio e "proprio in quel momento" gettare la tua armatura ? fino a quando non lo fai la tua mente ti proietta film dell'horror che ti inducono l'esperienza della paura ... e ti bloccano .. ma se sposti la tua attenzione e ti butti e ti lanci, e ti arrendi ? cosa mai ti potrà accadere ? Maluc esplode in mille pezzettini ? .. dai prova .., sperimenta questa variante .. dopotutto sei da sola in mare con la tua tavola da surf ..

buona sprimentazione

renato

renato ha scritto:hai mai provato a fare una scelta unilaterale .. di coraggio e "proprio in quel momento" gettare la tua armatura ? fino a quando non lo fai la tua mente ti proietta film dell'horror che ti inducono l'esperienza della paura ... e ti bloccano .. ma se sposti la tua attenzione e ti butti e ti lanci, e ti arrendi ?

sai che mi ha colpito questa cosa? hai risposto a qualcosa che non ho raccontato, a una domanda che non ho fatto...sei un mago?

Maluc ha scritto:

renato ha scritto:hai mai provato a fare una scelta unilaterale .. di coraggio e "proprio in quel momento" gettare la tua armatura ? fino a quando non lo fai la tua mente ti proietta film dell'horror che ti inducono l'esperienza della paura ... e ti bloccano .. ma se sposti la tua attenzione e ti butti e ti lanci, e ti arrendi ?

sai che mi ha colpito questa cosa? hai risposto a qualcosa che non ho raccontato, a una domanda che non ho fatto...sei un mago?

Mi sembra interessante. Si puo' fare un esempio pratico, anche inventato? Voglio dire, l'esempio dell'acqua e' chiaro, ma in quel caso non ti sei tolto l'armatura volontariamente, ma te ne sei ritrovato privo di punto in bianco e accettando la situazione ne sei uscito. Ci sono casi, invece, a quanto scrivi, in cui si fa la scelta coraggiosa e di fronte al pericolo incombente ci si toglie l'armatura prima che succeda lo sconquasso (che poi non avverrebbe). Ho capito bene?

ciao norrinrad, sì penso una cosa del genere, e a quel punto "armati" della tecnica del TR imbroccare la variante giusta e vedere che lo sconquasso poi non succede..., che noi non siamo la "persona" che crediamo essere diventati, con i limiti che crediamo di avere, ma che il nostro essere è molto di più...

Maluc ha scritto:

NorrinRad ha scritto: Ci sono casi, invece, a quanto scrivi, in cui si fa la scelta coraggiosa e di fronte al pericolo incombente ci si toglie l'armatura prima che succeda lo sconquasso (che poi non avverrebbe). Ho capito bene?

ciao norrinrad, sì penso una cosa del genere, e a quel punto "armati" della tecnica del TR imbroccare la variante giusta e vedere che lo sconquasso poi non succede..., che noi non siamo la "persona" che crediamo essere diventati, con i limiti che crediamo di avere, ma che il nostro essere è molto di più...

Ciao
il "pericolo incombente" è, in realtà, la percezione di una nostra proiezione: del giudizio che abbiamo dato alla situazione e delle "aspettative" che abbiamo al riguardo !
Con "togliersi l'armatura" si intende il cessare di proiettare. Questo avviene semplicemente rilassandoci "proprio in quel momento" così possiamo diventare consapevoli ... di essere origine di quanto percepiamo ..e siamo anche consapevoli " a tutto tondo" del contesto in cui siamo inseriti e possiamo allora cogliere tutti i segnali che ci portano verso la Variante giusta x noi. Possiamo scegliere quale "reazione" sviluppare in quel contesto senza essere prigionieri della solita reazione automatica. Ma qual'era il nostro intento al riguardo .. "prima di quel momento" ? Spesso su certi argomenti tergiversiamo, rimandiamo .. e restiamo .. "confusi"
Il TR non è un insieme di "tecniche", questo almeno per me dopo un po che rileggo i libri di Vadim, ma un completamente nuovo e diverso modo di percepire quella che consideriamo "vita".. e di "percepirci (le due cose vanno insieme) che permette di "percorrerla" in modi .. "apparentemente impensabili" dalla vecchia cultura/prospettiva.
Tutto questo comporta però anche una profonda e radicale trasformazioni del "chi" o "cosa" crediamo di essere

...noi non siamo la "persona" che crediamo essere diventati, con i limiti che crediamo di avere: il nostro ESSERE è molto di più...

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Buon transurfing
renato