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Re: ...non capisco
Inviato: 3 dic 2009, 21:55
da Marina
Occhio Rebecca ti stanno risucchiando viva! Io altri tipi di pendolo ma oggi è un disastro... sarà periodo! domani sara meglio!
Marina
Re: ...non capisco
Inviato: 4 dic 2009, 10:20
da rebecca
......
sono invischiata co sti pendoli....... comunque sto iniziando con la consapevolezza, e credo di fare passi da giganti, ogni momento della giornata mi accorgo di un pendolo, ho dato energia a rabbia, vendetta, risentimemto, e l'unica cosa che ho ricevuto in cambio è stata una gastrite e mal di testa, anche perchè vivendo con queste emozioni che non mi appartengono, ma mi opprimono, ho sempre avuto sensazioni di disagio per il mio comportamento. la cosa meravigiosa, leggendo il libro, è che ti insegna ad essere LIBERA da tutti i condizionamenti ( pendoli) e vivere senza dover dimostrare niente a nessuno.
Il mio grande problema è dimostrare a tutti quanto valgo, che ce la posso fare, che sono IMPORTANTE.
Ma vi rendete conto, viviamo per dismostrare qualcosa agli altri, solo per una pacchetta sulle spalle ( ed il fegato spappolato).
Ragazzi, grazie per l'aiuto a capire, mi siete veramente utili, scrivere e leggere le vostre risposte mi da molta forza e un giorno, mi auguro di scivere un articolo sul mio successo, la ritrovata libertà.
un abbraccio a tutti.
Re: ...non capisco
Inviato: 5 dic 2009, 13:33
da rebecca
Ciao Lily, grazie di condividere con me le tue esperenze e per i consigli che mi dai, posso solo dire che da quando ho iniziato a leggere il libro con la consapevolezza mi sto liberando dai penoli, e ogni giorno è un giorno nuovo, anche nei rapporti con le persone, senza aspettative e senza arroganza.
Grazie di cuore a Lily, Marina, Kernel, Varda e Luciano.
Re: ...non capisco
Inviato: 5 dic 2009, 17:16
da luciano
L'errore principale che si fa è quello di cercare di essere perfetti, quando si è già perfetti, solo che il cercare di essere perfetti impedisce la manifestazione di tale perfezione.
E' il classico cane che si morde la coda. Si rimane storditi.
Mi ricordo un meticcio che aveva una mia zia, cercava di prendere la sua coda girando come un matto rabbioso, credendo che non facesse parte del suo corpo, fino a quando barcollando andava a sbattere rumorosamente contro qualche mobile a causa delle vertigini.