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Re: appena letto capitolo sul senso di colpa
Inviato: 18 mag 2010, 10:18
da armonia
Vorrei davvero capire come "sentire" l'energia che non mi è propria,
al momento non ho mai sperimentato una cosa del genere e sarebbe interessante
per chiarire chi si è.spero che Zeland menzioni anche questo.
Infatti la cosa mi piacerebbe scoprirla,ma non tanto per un limitarmi ma
più che altro per capirmi meglio e "fluire" di più.
Io l'ho imparato con un'altra tecnica che penso non abbia l'esclusiva, è un argomento interessante e molto utile, ma qui dobbiamo parlare di Transurfing e Zeland comunque cita diversi modi per capire come individuare la scelta della tua anima. Dice anche come realizzare gli obiettivi altrui coscientemente (realizzarli per la tua lei per esempio), o realizzare obiettivi che non siano proprio della tua anima ma comunque desiderati, è più faticoso e incontri più ostacoli mettendoci più energia, ma si può. Resta da vedere se ne vale la pena. Leggi anche questo capitolo, poi ci risentiamo magari aprendo un post a parte nella sezione studio.
Stallone è un attore
, scusa ma dire che è un attore
, scusa di nuovo aspetta che mi ricompongo
, dunque dicevo: è simpatico e bravo, in gamba sotto molti aspetti ma come attore è statuario e monocorde, ha avuto successo d'accordo, ci sono molti modi per averlo ma il talento dell'attore, secondo me almeno, proprio non ce l'ha. Il successo ottenuto non è il metro giusto per capire se uno ha realizzato l'obiettivo della sua anima. E' possibile che con certe tecniche uno possa sbloccare le sue qualità e la sua volontà repressa ma continuo a pensare che se queste qualità non ci sono o non sono a un grado sufficiente il risultato non sia lo stesso di chi invece le ha per natura. E anche il percorso e lo sforzo per ottenerlo non è lo stesso. Se sei abbastanza testardo e determinato puoi ottenere i tuoi obiettivi anche remando contro corrente, ma non è la stessa cosa che fluire secondo il transurfing e scivolare nella realtà. Chiedo scusa a Stallone per il mio scherzo, non lo disprezzo, semplicemente non lo ritengo un buon attore. Se vuoi continuare l'argomento apri un post nella sezione studio perchè credo che stiamo sforando dall'argomento "senso di colpa". Comunque sentiamoci dopo che avrai letto il capitolo corrispondente, sicuramente avrai più elementi a disposizione.
Un caro saluto
Re: appena letto capitolo sul senso di colpa
Inviato: 18 mag 2010, 16:35
da eleazar
Va bene,mi manca l'ultimo capitolo dello spazio delle varianti e poi comincio a frusciare
Povero stallone...
lui è un bravo attore,migliore di molti altri in alcuni ruoli (ed è
monocorde in alcuni ruoli proprio perchè quello è il ruolo),cioè johnny deep non potrebbe fare rambo...e stallone non potrebbe fare jack sparrow,forse soprattutto perchè ce lo immaginiamo
sotto una determinata veste.
Va bè però hai ragione siamo off-topic quindi tartasserò con altre domande gli altri capitoli. ^__^
Grazie.
Re: appena letto capitolo sul senso di colpa
Inviato: 19 mag 2010, 16:42
da luciano
eleazar ha scritto:E la cosa mi ha veramente amareggiato,
cioè se provo senso di colpa (ed io ne vengo proprio maciullato
a volte per sciocchezze anche molto banali) questo si trasforma
in una forza autodistruttiva,solo che,
si può compiere ogni tipo di cattiveria e se non si prova senso di colpa,
si passa liscia come se niente fosse.
Lo sò che devo abbandonare il concetto di giusto e sbagliato,ma
la vita è sacra e non credo si possa far de male a qualcuno e
se non si prova senso di colpa passarla impunemente.
il finale del capitolo poi,sembra un inno al menefreghismo...
Help.
Ritornando al senso di colpa questo deriva da cose che non si avrebbero voluto fare e sono invece state fatte.
Non è necessario quindi mantenere quel senso di colpa, ormai le cose sono state fatte ed è inutile rodersi l'anima.
Non è necessario il senso di colpa per non far male a qualcuno. Le persone responsabili che non fanno o non intendono fare male alcuno non sono trattenute dal senso di colpa ma non lo fanno per scelta. Non hanno bisogno del morso del senso di colpa per trattenersi.
Non è affatto un inno al menefreghismo semplicemente sia che ti carichi di sensi di colpa sia che non ne provi non cambia nulla dopo un'azione con esito negativo.
Il concetto di giusto e sbagliato va mantenuto e compreso sempre di più, senza di quei concetti si è pazzi.
Re: appena letto capitolo sul senso di colpa
Inviato: 20 mag 2010, 5:00
da eleazar
Ti ringrazio molto,questa risposta mi è piaciuta particolarmente.
Capita però a volte di fare qualcosa,anche con le migliori intenzioni e
far del male a qualcuno.Per questo a volte si è in colpa.No?
Re: appena letto capitolo sul senso di colpa
Inviato: 20 mag 2010, 9:50
da luciano
eleazar ha scritto:Ti ringrazio molto,questa risposta mi è piaciuta particolarmente.
Capita però a volte di fare qualcosa,anche con le migliori intenzioni e
far del male a qualcuno.Per questo a volte si è in colpa.No?
Non è una costante. Per non sentirsi in colpa è necessario prendersi responsabilità delle proprie azioni e riparare i danni fatti qualora ce ne fossero. A volte basta chiedere sinceramente scusa se non ci sono danni tangibili.
Bisogna mettere in conto che muovendoci su questo pianeta inevitabilmente facciamo del danno a qualcuno, sia esso fisico, economico o morale. Camminando in un prato possiamo spiaccicare qualche insetto, un bar porta via clienti a quello a fianco, dicendo una parola possiamo offendere quando magari volevamo fare una battuta.
Il senso di colpa è innaturale, è un metodo con cui l'uomo riduce il suo potere perché teme che farà del male. Spesso accompagnato dal timore delle conseguenze.
E' solo una questione di conoscenza, quando una persona sa che non farà del male e che se lo facesse non intenzionalmente vi porrà rimedio non riscontra più il senso di colpa.
Re: appena letto capitolo sul senso di colpa
Inviato: 20 mag 2010, 14:57
da NorrinRadd
Dunque, dando per scontato che nessuno qui dentro e' il tipo che fa del male intenzionalmente, e per di piu' per fare il proprio interesse, se no saremmo in qualche altro forum, il problema secondo me e' che molti di noi me compreso siamo come il famoso elefante nella vetreria: muovendoci e' inevitabile fare un po' di casino, cosi' come schiacciare la formica se si cammina nel prato. Si crea quindi la forza equilibratrice che produce la botta sul naso, o la sofferenza interiore del senso di colpa, che nel nostro caso e' quindi quasi sempre di matrice inconscia, apparentemente inspiegabile: se ne accorge la nostra anima ma non la nostra mente, quindi non serve a niente che la nostra mente ci assolva, sia a priori che a danno fatto, anche perche' in molti casi non capiamo neanche perche' siamo "puniti" visto che la formica schiacciata nel prato non l'abbiamo nemmeno vista ne' la vedremo mai e ci sembra di aver fatto tutto giusto. E' su questo punto che cade il "pensare positivo" , il quale se espresso in maniera semplicistica come fosse bere un bicchier d'acqua, in realta' non serve a niente.
Con la sofferenza nasce quindi il desiderio di razionalizzare, insomma di farsene una ragione, ed io faccio cosi': cerco di capire che il senso di colpa e' un modo per mettere in connessione l'anima e la ragione, che e' poi il nostro obiettivo. Anche se il senso di colpa sembra negativo perche' fa soffrire la nostra personalita', in realta' la sua accettazione con conseguente perdita di importanza serve a rendere possibile la condizione per farci scivolare nella variante giusta. Tenendo a mente che la sofferenza e l'essere a rischio di senso di colpa, sono segni di sensibilita', non di debolezza, e soprattutto che ride bene chi ride ultimo.
Re: appena letto capitolo sul senso di colpa
Inviato: 20 mag 2010, 16:31
da luciano
Per quanto ne so la sofferenza e il senso di colpa non sono necessari. Io parlo di liberarsene, non di "pensiero positivo" e questo può essere fatto anche all'istante.
Comunque sono al corrente che alcune persone sembra che godano crogiolandosi nella sofferenza, come se ciò li rendesse migliori.
Sensibile è un termine che ha oggi tanti significati quante sono le persone e ci vorrebbe un argomento a sé per discuterne, ammesso che se ne abbia la voglia.
Re: appena letto capitolo sul senso di colpa
Inviato: 20 mag 2010, 17:02
da eleazar
Certo che se si pensa che il senso di colpa non serva,come messo in questi termini,
ci si sente molto più liberi,soprattutto con la coscienza di dire che si può riparare al
danno una volta resosi conto.Quindi acquistare un'autoconsapevolezza in più.
Un altro gradino verso l'anima suppongo.
Re: appena letto capitolo sul senso di colpa
Inviato: 20 mag 2010, 17:19
da NorrinRadd
Certo,immagino senz'altro che liberarsi del senso di colpa si possa fare in un istante. Bisogna arrivarci, pero', a quell'istante.
Re: appena letto capitolo sul senso di colpa
Inviato: 20 mag 2010, 17:53
da armonia
luciano ha scritto:Per quanto ne so la sofferenza e il senso di colpa non sono necessari. Io parlo di liberarsene, non di "pensiero positivo" e questo può essere fatto anche all'istante.
Comunque sono al corrente che alcune persone sembra che godano crogiolandosi nella sofferenza, come se ciò li rendesse migliori.
Sensibile è un termine che ha oggi tanti significati quante sono le persone e ci vorrebbe un argomento a sé per discuterne, ammesso che se ne abbia la voglia.
Io posso anche prendere atto che alcuni possano liberarsi all'istante dai sensi di colpa solo ragionando che non sono necessari, ma dubito che ci riescano in molti. Mio marito è un impasto di razionalità e sensibilità, secondo me ha proprio una mente fuori dal comune ed è pure modesto (non falso modesto, si ritiene solo realista). Comunque non ho mai conosciuto nessuno a cui il senso di colpa si appiccichi con tanta facilità. Non è uno che si crogioli nella sofferenza, è una vita che cerca di liberarsene ,ha avuto una madre che io ho conosciuto e che era MOLTO colpevolizzante. Devo dire che comunque a costo a volte di grandi sofferenze non ha mai rinunciato alla libertà di prendere le sue decisioni, anche quando ha dovuto pagare un prezzo alto. Il fatto che il senso di colpa non sia utile l'aveva già tirato fuori lui qualche anno fa, ma purtroppo non è bastato per farlo sparire all'istante. Ti assicuro che non è uno sprovveduto, io penso che nel senso di colpa giochino fattori molto complessi e una volta che cresci con un certo imprinting sia difficile liberarsene. Comunque fa bene Zeland a metterla sul piano razionale, è l'unico inattaccabile d'altra parte e per una persona media con problemi nella norma forse potrebbe anche bastare....
Un salutone